mercoledì 1 maggio 2013

Un giorno di ordinaria magia.


E dopo una giornata a Roma all’Animal Liberation Day…

 (una manifestazione in memoria della liberazione dei Beagles destinati alla vivisezione.. sottratti all’allevamento lager di Green Hill. Io approfitto del viaggio anche per portare la piccola Mouse alla sua nuova famiglia.. poi non resisto e rimango a Roma. Passo la notte in compagnia di Thony e Leo.. ed Ula, la loro cana mastodontica, ma dolcissima! La sera andiamo al Rewild, per togliermi una curiosità, perchè non ci ero mai stata..)

..così arriva finalmente anche la nostra “giornata della liberazione”. In questo caso si tratta delle due caprette, tenute da più di un anno prigioniere in una sudicia e buissima stalla.. in una casa poco distante dalla mia, qui a Bolognano.
Quando i miei amici arrivano io e Micia siamo ancora abbracciate, che dormiamo sonni profondi.. Sento suonare. Out abbaia.. ed in un minuto io apro la porta già vestita. Certo, ancora rincoglionita e con i capelli arruffati.
Mi affretto a preparare le ciotole di pappa per Out e Micia, mi sento decisamente in colpa a lasciare Out così tanto tempo da sola.. come se per salvare le capre stessi abbandonando il mio cane.. ma alla fine, con tutti i suoi giochi e una ciotolona extra di pappa, la chiudo nel terrazzo L e ci avviamo verso le caprette.
Il loro pianto è terribile, quando il vecchio proprietario le prende di peso e le carica nel furgone, come quello di un bambino disperato, ma, una volta in macchina, allora entrano in uno stato di silenzio.
La strada è tanta e noi ci apprestiamo a raggiungere l’autostrada: direzione Rimini. Direzione nuova vita.
Le caprette sono una giovane coppia incestuosa (perché fratello e sorella), che si appresta ad avere un bambino..
Il viaggio è lungo, ma la compagnia è delle migliori: sono con Fede, Samanta e Sabrina.. e nonostante la puzza del capretto (direi di pecorino, ma a questo punto sarebbe più sensato dire che è il pecorino a puzzare di capretto!), il viaggio è estremamente piacevole ed il tempo scorre veloce.
Verso le dieci arriviamo nella periferia sud di Rimini, dove la nuova famiglia ci aspetta, in una bella villetta di campagna. E siamo tutti felicissimi di liberare, finalmente, le caprette.
Anche se spaventate, nelle braccia mie e di Samanta, non piangono come con il vecchio padrone, ma sono più tranquille.. forse hanno già capito che da oggi in poi potranno correre, saltare e riprenderanno possesso della loro vita.
Finalmente con il cuore sereno (ed io anche ben fornita di pipì di capretto sulla maglia..) ci lasciamo invitare dentro per un caffè e per fare due chiacchiere con la nuova famiglia. Poi ripartiamo.
Il viaggio di ritorno, in cui le conversazioni diventano più piccanti, conserva la serenità e freschezza di quello dell’andata. Nonostante la stanchezza, o meglio: “l’abbiocco”.. anche qui il tempo mi sembra passare veloce. Arriviamo a casa prima delle 16.00 e posso finalmente liberare anche il mio di animale. Out, che fa la pazza scatenata ed inizia a correre e saltare.
Insomma questo è il racconto di un primo maggio perfetto. Reso possibile grazie all’impegno di Samanta, di una famiglia con un grande cuore che ha accolto le caprette.. alle tante persone che sono state vicine alle caprette con i soldi e con il cuore, a Fede che ha guidato per più di sei ore, a Sabrina che ci da sempre la carica con il suo entusiasmo.. ed un po’ dai, anche grazie a me -.- .












giovedì 25 aprile 2013

Mouse, la nuova arrivata in Tron-House, si sta ambientando pian pianino.. E finalmente sta mettendo su qualche etto.
L'ho trovata che stavo con Lea, passeggiando vicino al porto turistico.. ovviamente di Pescara.. Bolognano non ha nemmeno il mare.
Era uno scheletrino smocciolante, che pesava si e no mezzo chilo, con il pelo tutto unticcio. 
Non ho potuto lasciarla in mezzo alla strada, perchè non se la sarebbe cavata senza cure mediche.. Insomma, ho fatto gli occhi teneri a Lea, che me l'ha lasciata caricare in macchina.. e me la sono portata a casa.
Dopo un consulto online con una veterinaria che mi ha consigliato le prime cure mediche, sono riuscita finalmente (perchè non ho la macchina) a portarla dal veterniario.. quello bono di Francavilla, che però mia madre dice che è sposato, avendo notato che porta la fede... 
Dicevo il veterinario mi ha detto che la piccola, tanto piccola non è.. Ha già quasi 6 mesi perchè ha cambiato i dentini.. mi ha fatto comprare delle medicine iper costose per un'infestazione di acari che ha nelle orecchie.. Ed ora con le mie amorevoli cure, tanta pappa e un lettino caldo, sta finalmente trasformandosi in una gattina vera.
E' tutta coccole e bru-brii e le altre due si sono ovviamente coalizzate contro di lei.. devo tristemente ammettere che, la mia, è una casa di prime donne!

Lunedì è stato il mio compleanno e Samanta, la mia amica attivista, mamma di Eros, il più piccolo vegan che io conosca, è venuta a casa a cucinare per me ed una squadra di altri vegan affamati, facendo carbonara vegan, polpette ai cereali e una crostata ai frutti di bosco e crema pasticcera super golosa.
Ho anche portato Sam e gli altri a vedere le caprette tenute prigioniere da un mio vicino di casa, recluse in una stalletta buia da più di un anno.. Per coincidenza, mentre passiamo, lui mi ha chiesto se le volessi comprare, perchè gli hanno detto che sono interessata.. Io mi sono defilata dalla conversazione, facendo subentrare Sam che era prontamente al mio fianco, sperando fosse più diplomatica di me.. E dopo tanto contrattare è riuscita a farcele cedere gratuitamente.. Quindi ora Sam sta organizzando una colletta per finanziare il loro viaggio verso la nuova dimora nella campagna di un'animalista di Rimini.. probabilmente le porteremo il prossimo sabato!

Questo weekend è venuta Daniela, la mia amica ed ex compagna di Accadema, che vive a Roma. 
Dopo una mattinata bellissima e faticosa, in cui le ho fatto da guida per i sentieri.. ed un bel pranzetto, ci passa a trovare Fede(rico), mio amico anche lui veg, che abita a Francavilla, ma studia Naturopatia a Roma.
Beh, finisce che ci facciamo un altra passeggiata, ma io muoio di sonno e mi inizia a girare la testa.. quindi torniamo a casa.
Mi appallottolo sul divano, ma sono pervasa dai brivi, mi viene anche la nausea. Mi metto a letto, al buio.. Ma inizio davvero a sentirmi male, non riesco a bloccare il mio corpo, se provo a non far tremare le gambe, mi tremano le braccia.. ho un emicrania folle e devo vomitare.. Dopo qualche controllo da parte di Daniela e Fede, che dai miei ansimi e mugugnii capiscono che non sto affatto bene.. Alla fine decidono di chiamare l'ambulanza.. pensando che io abbia una qualche intossicazione alimentare.. (a pranzo io e Daniela ci eravamo mangiate una foglia di fico d'india ad insalata.. pensando fosse un Nopale.. meglio non commentare).
Nel momento in cui arriva l'ambulanza io ho appena vomitato.. e per circa 3 minuti mi sento meglio.. 
Dall'ambulanza scendono una donna, un uomo ed un ragazzo.. dopo qualche domanda e qualche risata fatta alle nostre spalle sulla storia del fico d'india, mi misurano la febbre che è salita, nel giro di un'ora, quasi a 40.. Quindi mi fanno una flebo di tachipirina.. io sono alquanto delirante.. posso solo dire che oltre ai dolori immensi, vado nel panico perchè non so cosa farmene degli animali, dove avrei potuto lasciarli se fossi stata male per giorni.. Ricordo che Federico mi ha tenuto la testa mentre vomito, che Daniela mi ha tenuto la flebo mentre provo a fare la cacca, ma senza grossi risultati, perchè inibita dalla sua presenza.. Che nella strada per il ritorno faccio fermare Daniela due o tre volte per scendere a vomitare, buttata sul ciglio della strada.. E che quando mi sveglio l'indomani, la febbre è già passata.. Trascorro due giorni a casa tra le cure dei miei e le coccole di Mouse, che alla fine ho ficcato in trasportino e portata con me.. Micia invece è rimasta a casa con la finestra semi aperta e tripla razione di pappa.. 2-3 ciotole d'acqua.. Out è anche lei venuta con noi.

Sono di nuovo a Bolognano, l'emicrania è durata 3-4 giorni, ma stamattina mi sono svegliata che sono abbastanza tornata in me. Devo stare ancora un po' riguardata e devo ammettere che stare ferma è dura.. dal momento che incentro le mie giornate sulle lunghe passeggiate e i lavori in giardino.. ma il riposo mi sta facendo bene. Non so ancora cos'ho avuto.. mi piace considerarla una "scarica depurativa" in cui il mio corpo si è liberato da tante tossine.. ma possiamo semplicemente dire che ho avuto "un virus".. Fatto sta che i virus intestinali restano tra i migliori amici di una donna.. perchè ora sono una silfide.






mercoledì 10 aprile 2013

VER IS HERE country edition


So che molti di voi stanno ancora aspettando di sapere com’è finito il mio viaggio in Australia.. e tanti più non sanno ancora che dall’Australia me ne sono andata! Vi prometto che un giorno avrete il piacere di leggere quel capitolo.. Anche perché le disavventure di una notte a Shangai sono state dettagliatamente descritte sul retro del mio biglietto di ritorno.. Ma dovrete pazientare ancora un po’, perché non è di questo che, adesso, voglio parlarvi.

Capitolo 2

VER IS HERE country edition.

Out se ne sta sdraiata sull’uscio della porta, lì lì per addormentarsi. Oggi è più tranquilla del solito, anche se quando sente un rumore scatta in piedi ed inizia ad abbaiare al nulla. Micia invece ha scelto una postazione ben più confortevole per il riposino pomeridiano. E’ appollaiata sul mio letto.. o dovrei dire: il suo letto, perché a conti fatti, ci trascorre molto più tempo di me..  Quindi me ne sto qui, a godermi un po’ gli uccellini che cantano.. Russare di Out permettendo.
Oggi R., un signore molto simpatico, che mi è stato presentato dalla madre di Lea,  mi ha portato a fare un giro per sentieri  tortuosi, discese ardite.. e risalite.. che è quasi bastato a mettere k.o. quella pazza di Out. Abbiamo visitato una grotta, attraversato ponti di legno fatiscenti (su cui Out, a ben ragione, ha rifiutato di mettere zampa), poi abbiamo costeggiato il fiume.. e raccolto il solito bel mazzo di asparagi, che ovviamente è finito nel mio piatto oggi a pranzo!
Ho anche trovato un’antica bottiglina di liquore. Non passa giorno in cui non raccatto qualche vecchio cimelio abbandonato nei boschi chissà come.. e che ha acquistato valore nel tempo.
Oltre ai barattoli di latta più assurdi e ad una gamba di bambola, ho trovato tanto di quel pentolame, che ora accoglie le mie piante, qualche vecchio pitale, fiaschette di vino e boccette di vecchi profumi, mezzo mappamondo.. e il pezzo da novanta: mezzo asciugacapelli anni ’50.. insomma tutta roba che per me è un tesoro.
La vita da ragazza di campagna mi piace un sacco, trascorro le mie giornate facendo passeggiate nei boschi, dove talvolta si avvista qualche cinghiale, o se sei più fortunato gli scoiattoli in amore.. ma so anche di cervi, lupi e caprioli.. che ancora non ho avuto la fortuna di incontrare.
Il paese è infinitamente piccolo ed è la patria del pettegolezzo. Sono sicura che allo scoccare del primo mese saprò già tutto di tutti.. ma non verrò certo a raccontarlo a voi!
I pettegolezzi sono tra quelle forme di intrattenimento di cui non si può fare a meno, che non interessano a nessuno, ma che, in fondo, piacciono a tutti. Anche a chi, come me, cerca solo pace e tranquillità.
Se poi l’età media del paese si abbassasse di qualche ventennio sarebbero ancora più interessanti.. Chissà quanti già ne girano sul mio conto!
Fin’ora quelli più peccaminosi “sono tutti su” / “o li faccio con” il mio amico G., un uomo eccentrico di 70 anni, nobile decaduto,  vecchio amico della baronessa, vegetariano.. che gira con una cagnetta così minuscola che se la porta via il vento.  Ieri mi ha definita così borghese, che per snobbare i borghesi sono venuta qui a “fare la contadina”. Poi si è offerto di ridipingere l’orribile mobile che ho in cucina e riadattarlo in stile ‘700.. cosa che però non si può fare, essendo il mobile del padrone di casa.
Ora vi lascio e vado a farmi una doccia.. Ho ancora diverse spine di cactus conficcate dietro la schiena.. una non tanto gradita eredità dalla mia passeggiata selvatica.




sabato 26 gennaio 2013

Oggi potrei mangiare qualcuno vivo.. Dopo essere stata sbattuta fuori di casa da quella deficiente che si lamenta perchè io ho degli amici che vengono a trovarmi.. e tra l'altro puliscono anche casa.. cosa che lei non ha mai fatto in 2 mesi. Questa che ha rosicato perchè la madre stessa ha capito che la figlia non fa un cazzo nella vita e le ha iniziato a chiedere i soldi dell'affitto. E dice cose assurde sul fatto che dobbiamo andarcene perchè vuole che la settimana del suo compleanno sia perfetta.. come se fosse uscita da un telefilm americano per teeneager.. Ma dico io.. ce ne fosse una normale!
Comunque.. si ubriaca ed inizia ad insultare i miei amici... Io cerco di capire cosa sta succedendo, ma vengo assalita dal panico, perchè sul muro della mia camera c'è un ragno grosso come una mano.
Alla fine riusciamo con una scopa a farlo andare in direzione del balcone e, quando arriva sulla porta, lo chiudiamo fuori..
A quel punto ho una pazza, malata di mente, da un lato ed un ragno gigante dall'altro e sono bloccata con Barbara dentro la stanza... Viviamo un'ora da film dell'orrore (si è evidente che sono decisamente aracnofobica e ritrovarmi una sottospecie di tarantola in camera mi ha sconvolto la vita..).. Voglio solo fare le valigie ed andarmene.. ma sono chiusa in una stanza al buio (perchè la lampadina è caduta giù..) e con la metà delle mie cose chiuse fuori sul balcone insieme al ragno..
Alla fine ero così decisa di andarmenre che sono riuscita anche nel panico del ragno ad impacchettare tutte le mie cose.. Non ne posso più di scarafaggi in ogni dove, ragni giganti.. ma soprattuto persone pazze!

martedì 8 gennaio 2013


Dopo i primi sei mesi in Australia, un natale vegano, un capodanno un po’ pigro ed essere approdata nella decima casa.. eccomi di nuovo con un po’ di aggiornamenti!
La casa è bellissima, nuova e pulita. E’ una villetta a schiera a due piani in Glebe St., in cui io e Gianma viviamo con la figliastra del proprietario, Lisa, ed altre due coinquiline un po’ particolari: Molly e Poppy.
Le ultime due sono delle giovanissime gallinelle, che crescono a vista d’occhio e che io stravizio con immensa gioia.
La prima cosa che faccio ogni mattina quando mi sveglio è portare loro la colazione (poi viene il caffè di Gimmi).. Loro mi corrono incontro starnazzanti  e per certi versi mi ricordano il mio defunto coniglio SuperAmore.. probabilmente anche lui aveva un cervello da gallina.. Non si può certo dire che siano animali che brillano per intelligenza, ma sono comunque molto simpatiche e, stranamente, di compagnia.
L’altra mattina, con Roberto (mentre Gianmaria dormiva fino alle tre..)  abbiamo costruito una casetta Gipsy.. In realtà io più che altro dirigevo e supervisionavo i lavori.. Il risultato è stato apprezzatissimo dalle dirette interessate!
Che altro dire.. sono in vacanza per un'altra settimana e queste vacanze sono state davvero pigrissime.. sto facendo il giro delle spiagge di Sydney e per il momento le mie preferite sono Shally Beach a Manly, dove ho  raccolto decine di conchigliette viola con cui ho creato un portasapone non troppo funzionale, ma bello.. e Marubra dove Gianmaria ha tentato invano di insegnarmi a prendere le onde. Mi piace anche la piccola conca di scogli che si trova a Coogee, in cui oltre alla vista bellissima, posso star sicura di non incontrare squali!
Ieri sono sopravvissuta alla giornata più torrida della mia vita (40° per una corrente d’aria che veniva dall’Africa).. e con Gianma abbiamo fatto le 6 del mattino giocando a Resident Evil 5.. che ho trovato abbastanza deludente.. i nuovi videogiochi hanno perso tutta la poesia.. è ambientato in Africa e non c’è traccia della spaventosissima centrale di polizia di Resident Evil 2…

martedì 4 dicembre 2012

Il mio lavoro mi piace, sarà per l'ambiente carino, sarà per l'aria condizionata che mi salva dai 30 gradi dei pomeriggi australiani.. E sarà anche per le chiacchiere tra colleghi.. Ma il tempo passa veloce e sereno. Niente a che vedere con la serie di ultimi lavori degradanti.. stage da A. compreso!
Ieri esco a colazione con Barbara per festeggiare il suo compleanno. Ci fermiamo a Surry Hills, in un bar molto carino.. con un cameriere altrettanto carino che serve a me un porridge alla banana e zucchero grezzo e un frappe di soya alla vaniglia, veramente, incredibilmente buono.. e a Barbara una fetta di banana bread (torta alla banana e al cocco) ed una spremuta ACE.. che le versa accidentalmente sui piedi.. dando adito alle battutine in Italiano, che solo noi possiamo capire.
Poi Barbara mi accompagna in una parafarmacia, perchè ho finalmente deciso di affrontare il problema pancia gonfia.. spuntato fuori da quando mangio a lavoro, probabilmente perchè congelano e scongelano gli alimenti.. Comqune questa farmacista cinese mi fa comprare una tisana che contiene finocchio e non so che altro e mi attacca un pippone sui suoi integratori per vegan. Io la rassicuro che sto benissimo senza l'uso di nessun integratore, che non ne ho assolutamente bisogno.. Mi serve solo qualcosa per sgonfiare la pancia! E alla fine mi suggerisce di comprare dei fermenti. "Ecco, prendi questi, sono vegan friendly!" Io le chiedo circa quattro volte se sono o no testati su animali ecc. Ma lei mi rassicura: "Sono vegan!"
Dopo circa un ora io e Barbara ci congediamo, io devo andare a lavoro e dobbiamo prendere strade diverse.. Per curiosità do uno sguardo ai prodotti che ho comprato e leggo l'etichetta dei miei fermenti.. che ovviamente contengono lattosio! Quindi faccio di corsa tutta la strada verso la parafarmacia.. Arrivo dalla cinese, riesco a mantenere la calma quando le faccio leggere che i suoi fermenti non sono affatto "vegan friendly".. E lei: Ah! Ma tu lo volevi vegan!
Io: "certo, che non si era capito?" Ne prende un'altra confezione che va tenuta in frigo con scritto in grande Diary Free... Ecco questi fanno per me.. Finalmente! Ma dico io.. ci voleva tanto?
La frase che un vegan si sente dire più spesso è: "Mamma mia, dev'essere difficile!". Questa frase la sentiamo pronunciare più e più volte al giorno.. 
Quando ti compri quella meravigliosa fetta di brownie doppio cioccolato e datteri e la commessa ti dice:"Ma quindi non mangi prodotti animali, dev'essere difficile!"
No non è difficile! Non è difficile quando mangi un buonissimo gelato di soia invece che di latte di mucca.. Non è difficile perchè se non ti piace quello che un ristorante ha da offrire, puoi sempre uscire ed andare in quello accanto.. non c'è che l'imbarazzo della scelta! 
Ma l'avere a che fare con gente che nei tuoi confronti si mostra semplicemente superficiale ed ignorante, quello si che è difficile.. e ti atterrisce!
Doverti assicurare di ripetere le cose cento volte, e nonostante questo c'è sempre qualcuno che alla centonunesima non ha capito.. questo è fottutamente difficile!
Vivere vegan è la cosa più facile del mondo...... Rapportarsi con le persone che della tua scelta non sanno niente, che pensano che tu stia facendo una dieta strana, assicurarti di far rispettare le tue scelte.... questa è la grande, grandissima impresa che un vegan deve compiere ogni giorno!
Il difficile è far capire che la tua non è una scelta stravagante, ma che ci sono migliaia di ragioni che ti hanno spinto in questa direzione.. Prime fra tutti il rispetto, la compassione e l'empatia per ogni animale che abita questo pianeta e la convinzione che il diritto alla vita e alla libertà sia di tutti e non appartenga solo alla specie più forte!

sabato 24 novembre 2012

Gianmaria è diventato molto intimo con Roberto, il nostro capo.. ed ora passano la maggior parte del tempo facendo i cazzoni, rendendo impossibile ogni mio tentativo di conversazione, perchè il loro livello di demenzialità è, aimè, davvero inaffrontabile. Comunque Roberto ci è molto simpatico, tant'è che restiamo sempre oltre l'orario di lavoro e si è trovato diverse volte a bere qualche birra nel manicomio che è casa di Molly. L'ultima volta però ha potuto gustare a pieno la meraviglia! 
Si era fermato a dormire da noi, per via del tasso alcolico suo e di Gianma.. quando puntualmente alle 5.30 del mattino inizia la solita catastrofe mattutina.. 
Piccola parentesi: non vi ho ancora mai parlato del ragazzo di Molly, è un Rasta pseudo Buddista, ipocrita e completamente fumato, che vive giorno e notte con il suo Bong in mano, che ormai è diventato nero-grigio. Ipocrita perchè è del tipo: io sono Buddista, non posso uccidere insetti, ma poi va a pesca e si spara pane e prosciutto. Il suo nome è Neaii.
Questa volta la lite è iniziata così:
Neaii: <<Molly non vieni a dormire, sono le 5.30?>>. Molly: <<le 5.30 del pomeriggio!?>>. Neaii: <<no, sono le 5.30 del mattino!!!>>.
Alchè iniziano a litigare ferocemente per via dello sfratto ricevuto per il venerdì successivo, entrambi fermamente convinti che fosse già giovedì e non mercoledì. 
Lui inizia a distruggere l'appartamento lanciando chitarre, manichini, sfondando la porta del bagno a martellate, demolendo tutto quello che gli capita a tiro.. Molly disperata reagisce prendendo in ostaggio il suo bong e scappando per tutto il palazzo, con Neaii sconvolto che le corre dietro urlando: "Il bong!! Ridammi il bong"
A quel punto Roberto sotto shock, ma divertito, capisce che è giunto il momento di darsi alla fuga.
Rientra Molly. Di Neaii non c'è traccia.
Noi in tutto ciò restiamo tutto il tempo barricati in camera di Gesù.. Poi anche Gianmaria va a lavoro. 
Quando di trattenere la pipì non ne posso più e mi decido ad andare in bagno.. mi trovo davanti alla devastazione.. Mi giro verso la sala e vedo Molly che parla con due agenti di polizia.. Bene!
Per fortuna che la sera prima abbiamo ricevuto il messaggio della speranza dall'appartamento 401 (quello di Nick).. Ci comunica che una stanza si è appena liberata per 3 settimane... Quindi quando il poliziotto mi chiede se anche io sono un'abitante della casa dei matti, con grande sollievo posso rispondergli: <<Non più!>>. 
Lui è molto gentile, mi rivolge qualche domanda. Io mi diverto ad attribuire tutta la colpa della lite a quel coglione di Neaii, anche se ammettendo che la sua violenza è sempre stata rivolta solo alle cose e mai alle persone. 
Quando i poliziotti lasciano l'appartamento e dopo essere andata a prendere le chiavi della casa nuova, ritorna Neaii che si bacia con Molly come niente fosse. Ma già dopo mezz'ora la lite ricomincia. 
Intanto è tornato Gianmaria da lavoro, preoccupato dai miei messaggi, giusto in tempo per vedere Neaii che finisce di demolire la casa. 
Molly gli fa presente che ha chiamato la polizia, lui recupera il suo Bong e sparisce. Alchè non si è ben capito chi dei due questa volta ha richiamato la polizia.. Ma sta di fatto che tornano in 6, armati.. e pronti all'azione. Esce fuori che Neaii è ancora nel palazzo. Alchè lo vanno a cercare. Lo trovano sul terrazzo con il suo magico Bong e una tazza piena d'erba. Non prendono alcun provvedimento, anzi lo lasciano anche tornare in casa a recuperare il suo skateboard, con mio profondo disappunto.
In ogni caso decido che è ora di andare a lavoro e lasciarmi quello schifo alle spalle.. 
Tornati a casa (..quella nuova!), veniamo a sapere da Nick che Neaii nel pomeriggio è stato portato via da un' ambulanza.. quindi presumo la lite sia durata ancora diverse ore..
Ad oggi mi sto lentamente riprendendo dai traumi, dalla mancanza di sonno e dallo stress accumulato. L'appartamento di Nick è gigante e senza scarafaggi, sono tutti tranquilli e se suonano suonano buona musica.. ed io posso finalmente tornare a cucinare per i miei amici.. Invitare Barbara (la mia ex compagna di accademia sbarcata da un mesetto a Sydney) a cena.. e testare la mia cucina su persone che sembrano gradire molto, per capire quali ricette entreranno a far parte del menù della mia futura gastronomia di cucina casalinga vegan.